
Franco Maria nella città dei suoi avi
FRANCO MARIA NELLA CITTÀ DEI SUOI AVI
Pietro Mercogliano
È dopo l’unità d’Italia che i Ricci di Genova si trasferirono a Parma, lasciando alle spalle il mare e quel Palazzo Ducale dove per secoli – quando non si aggiravano nel Levante in veste di consoli o ambasciatori – si erano mossi come persone di casa. Oggi quelle sale si aprono per rendere omaggio all’ultimo della famiglia: Franco Maria Ricci, editore, grafico, collezionista, fondatore di questa rivista. So che il titolo della mostra, L’Opera al nero, può prestarsi a equivoci: se Ricci amava il nero non era per le connotazioni liturgiche o politiche e nemmeno per quelle esoteriche (la nigredo alchemica); il nero – somma e denso impasto di tutti i colori – era per lui il colore della vita. Era anche quello dell’eleganza, ed è in nome di entrambe che questa primavera Franco torna a Genova a concludere in bellezza l’anno di Genova Capitale del Libro.
Laura Casalis