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Fototessere per sapienti

Le figurine dei botanici
Donatella Biagi Maino

LE FIGURINE DEI BOTANICI

Donatella Biagi Maino

I bambini amano collezionare figurine, preferibilmente di calciatori; tra il 1760 e il 1774 una passione della stessa natura spinse il bolognese Ferdinando Bassi a commissionare fogli a penna acquerellata con le effigi dei grandi botanici. Lui stesso botanico eminente, scelse gli ascendenti da ritrarre, a partire dai più antichi, come Dioscoride, Teofrasto, Virgilio, sino ai contemporanei e colleghi, come Linneo. Le effigi sono avvolte da cornici figurate che alludono all’ambito in cui il personaggio si è distinto e a cose che possono essergli associate. Nel gruppo degli artisti chiamati a collaborare emerse un nome: Gaetano Gandolfi; sui centotrentacinque acquerelli di proprietà dell’Università di Bologna sessantotto sono opera sua. In quei ritratti honoris causa, a metà strada tra fototessera e blasone, un giovane destinato a diventare l’artista più rappresentativo della pittura bolognese nel tardo Settecento rivelò tutto il suo talento.