
O sabbie! O nuvole!
O SABBIE! O NUVOLE!
Giovanni MariottiSculture di sabbia abbandonate senza manutenzione ai venti del deserto, tappeti di fiori o di segature colorate su cui camminano le processioni, nuvole da interno che si dissolvono i pochi secondi… sono esempi di opere che non ambiscono all’immortalità. Il nome di questa rivista – in francese éphémère, “effimero” – ha suggerito il tema di queste pagine che in certo modo, essendo FMR l’acronimo di Franco Maria Ricci, sono anche un omaggio alla sua memoria, al suo nome nascosto. A diverse riprese Jorge Luis Borges scrisse che desiderava essere dimenticato; di sicuro Ricci non condivideva quell’aspirazione: aveva cura del suo nome e del suo prolungamento nella memoria degli uomini, ma amava le rovine e le vanitas che mostrano il consumarsi delle cose nel tempo. L’accettazione non ansiosa dell’idea della fine era uno dei tratti più attraenti della sua eleganza.