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Immaginazione e immagine

Italo Calvino

IMMAGINAZIONE E IMMAGINE

Italo Calvino

Fra il 1984 e il 1985 Italo Calvino si dedicò all’elaborazione delle conferenze che avrebbe tenuto all’Università di Harvard a partire appunto dalla fine del 1985, poi pubblicate con il titolo Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio. Con l’abituale lucidità ed eleganza, Calvino redasse cinque delle sei proposte: Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità. (Morì in settembre 1985, subito prima di andare a Cambridge e la sesta, Coerenza, fu redatta da suoi appunti). Di particolare interesse, per noi, è la Visibilità. A conferma della propria predilezione per le immagini, sorta in età infantile e mai affievolitasi, Calvino ritiene che il processo creativo si fondi sull’immaginazione visuale. È la vista a guidare l’uomo alla scoperta delle cose ed è la vista che presiede alla loro rappresentazione. Quasi ancelle, le parole drappeggiano le figure di tessuti verbali: compito dei poeti è denudarle e riportarle alla loro essenza visuale. Non ogni immaginazione ha origine negli occhi, spiega Calvino, ma tutte si nutrono di visioni.