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Son fili d’oro

I colori dell’Eldorado
Giorgio Antei
Fotografie di Diego Amaral Ceballos

I COLORI DELL'’ELDORADO

Giorgio Antei

Narra il mito che il re dei Muisca, gli antichi abitatori della Cordigliera colombiana, scendeva nella laguna di Guatavita con la pelle spalmata di polvere d’oro. Ridotto in fili, il giallo metallo che diede nome all’Eldorado conferisce oggi il luminoso riverbero del mito alle opere di una tessitrice senza pari, un’Aracne andina: Olga de Amaral. Nata a Bogotá novant’anni fa e da tempo riconosciuta come uno dei più importanti artisti latinoamericani, Olga ha rinnovato, con le sue grandi composizioni policrome fatte di fibre intrecciate, scaglie e lamine, l’antica arte dell’arazzo, guidata dall’amore per i colori e da un’immaginazione in grado di far proprie le suggestioni della scultura, della geometria, della poesia e della musica.