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“La luna nevica, la sfinge risplende”

Gloria Fossi

“LA LUNA NEVICA, LA SFINGE RISPLENDE”

Gloria Fossi

“Soldati, dall’alto di queste piramidi quaranta secoli vi guardano”: il brivido provocato da Napoleone in atto di arringare l’esercito sulla piana di Giza era destinato a riverberarsi per tutto il XIX secolo. Da quel momento schiere di viaggiatori in Oriente sarebbero stati ipnotizzati dallo sguardo di pietra della Sfinge, animale da guardia del deserto; poemetti illustrati, romanzi, spettacoli di ombre cinesi l’avrebbero eletta a protagonista. Popolare a suo tempo ma dimenticata, una versione apocrifa della Fuga in Egitto dell’illustratore francese Luc-Olivier Merson la raffigura nelle vesti di una chioccia che protegge il sonno di una famigliola di migranti: Maria di Nazareth, suo figlio e il falegname Giuseppe; folgorante invenzione scenografica che ci mostra, congiunte in un’unica immagine, l’infanzia di una religione e la vecchiaia e il tramonto di un’altra.