
Come eravamo
MORE FERARUM
Giovanni MariottiIl Paradiso Terrestre era un giardino, Adamo ed Eva ne usufruivano, il proprietario era il Creatore; durante l’Età dell’Oro Saturno aveva regnato su un mondo dove gli uomini passavano la vita banchettando e non invecchiavano (Esiodo). Erano le versioni più diffuse delle origini, ma ne esisteva un’altra, attestata in autori come Lucrezio e Vitruvio: l’umanità primitiva era vissuta alla maniera delle fiere (“more ferarum”) in una selva oscura e urlante, popolata di bestie antropofaghe. Nei musei le rappresentazioni del Paradiso Terrestre e della coppia che vi abitò sono innumerevoli, e non mancano quelle del Regno di Saturno (Cranach il Vecchio, Ingres...), ma la rappresentazione di uno stato primitivo di sauvagerie e anarchia è un unicum cui provvide un fiorentino del Rinascimento: Piero di Cosimo. Ambientalista radicale, professava che le cose della natura “bisogna farle custodire a lei senza farvi altro” e, mentre i Medici piantavano giardini, sognò l’intatta selva e un mondo barbaro e primordiale che trasferì, per quanto possibile, nel suo stile di vita.