
Il muralista dei miliardari
L'ARRIVO DELLA REGINA DI SABA A PARIGI
Giorgio VillaniDai messicani ai cultori della Street Art attivi nelle nostre città, il muralismo è un’arte che trabocca, esonda, tracima; il suo background è politico e i rapporti con la società sono spesso conflittuali. Questa la regola; ma esiste, nel Novecento, una grandiosa e dimenticata eccezione: il catalano Josep Maria Sert. Scorrendo l’elenco dei suoi committenti – che include i Rockefeller, i Wendel, i Cosden, i Waldorf… – si è tentati di attribuirgli l’etichetta di “muralista della high society” (e certo lo era, come lo erano stati Raffaello, Michelangelo o Tiepolo, che avevano lavorato per nobili e papi). Tra le opere di Sert, disseminate in edifici prestigiosi, sia pubblici sia privati, FMR ha scelto la decorazione del palazzo parigino dei Wendel nei pressi del Trocadéro. L’argomento concordato con i committenti era l’arrivo della Regina di Saba a Gerusalemme: tema congeniale a Sert, che amava gli eccessi dei tempi antichi, gli Orienti e le esuberanze del disegno e delle anatomie, che la grisaglia metteva in risalto.