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I selfie di Sofonisba

Una formidabile vitalità
Sylvia Ferino-Pagden

UNA FORMIDABILE VITALITÀ

Sylvia Ferino-Pagden

“Una certa affabilità prudente … un costume placido e onesto … una pronta vivacità d’ingegno” e “oltre a questo avere notizie di lettere, di musica e di pittura”: erano le caratteristiche della “Donna di Palazzo” come l’aveva descritta Baldassare Castiglione nel terzo libro del Cortegiano, pubblicato pochi anni prima che Sofonisba Anguissola nascesse. Colta come la “Donna di Palazzo”, di cui possedeva doti e conoscenze, ma discreta e senza orpelli: questa l’immagine che la giovane pittrice cremonese intendeva divulgare quando, nei molti autoritratti, si mostrava con un libro in mano o in atto di dipingere o di suonare una spinetta. Si trattava di “selfie” a scopo di autopromozione: dovevano circolare e farla conoscere ai sovrani e alla comunità degli umanisti e degli artisti. E così fu: diventò famosa. Durante una traversata per mare s’innamorò del comandante della nave di quindici anni più giovane di lei, e per amore cambiò destinazione, programmi, vita. Quell’episodio e l’età che raggiunse (ben più di novant’anni), lucida sino all’ultimo, dimostrano quello che i selfie lasciavano in ombra: la sua formidabile vitalità.