
SPQR’s swimming pool
JULIA, ARCHITETTO DEL TYCOON
Antony ShugaarNegli anni in cui Mussolini sognava l’Impero, in California William Randolph Hearst sognò una piscina molto speciale; all’origine di questi sogni c’era l’ossessione che da più di un millennio perseguitava i Potenti: far rivivere i trionfi, la grandiosità, i lussi, gli eccessi dell’antica Roma. I colori delle decorazioni nelle case pompeiane e i mosaici del mausoleo di Galla Placidia suggerirono all’architetto di Hearst, Julia Morgan, tessere musive glauche, adatte a riflettere sulle pareti i moti dell’acqua; e, se nelle terme antiche abbondavano i marmi alessandrini o di Numidia, Hearst pensò al bianco statuario di Carrara e incaricò un artigiano nella remota Pietrasanta di replicare, in grande, sculture romane che sorvegliassero le guest stars al bagno. Winston Churchill e Alfred Einstein scesero in quelle acque, frequentate da Charlie Chaplin, Cary Grant, Buster Keaton e Jean Harlow, rappresentanti di un’industria che con il film Quarto potere avrebbe mantenuto viva e dilatato la memoria di William Randolph Hearst più di ogni sua impresa o delirio.