Accedi a tutti i contenuti!
Questa storia è disponibile solo per gli abbonati.
Registrati ora per leggere tutti gli articoli di FMR.
Annulla o sospendi l'iscrizione quando vuoi.
Abbonati ora Sei già abbonato? Log In

Fra sogni e segni

Dacia Maraini

FRA SOGNI E SEGNI

Dacia Maraini

“La straniera di passaggio”: così la chiamava il pittore padre delle sue figlie. Era ebrea, nata in Lituania nel 1895, ma dopo i trent’anni fissò dimora e atelier a Roma, città che nei mesi scorsi le ha reso omaggio con una mostra alla GNAM. Visitandola, Dacia Maraini si è fermata davanti a una tela con due bambine. Accade che, in pittura, gli scrittori siano colpiti soprattutto dall’elemento narrativo, ed è come tastando le possibilità di una storia che la Maraini ha posto alle fanciulle ritratte una serie di domande, ovviamente senza risposta, ma in grado di instaurare intimità e complicità con un’arte come quella di Antonietta Raphaël, sospesa fra rêverie, teatro e segreti fra donne.