
“Pittoresse” sull’ottovolante del mercato dell’arte
“PITTORESSE” SULL’OTTOVOLANTE DEL MERCATO DELL’ARTE
Simone FacchinettiL’anno scorso, in un’asta da Sotheby’s, un quadro in cui Artemisia Gentileschi si autorappresentava nelle vesti di Caterina di Alessandria, con palma del martirio e ruota del supplizio, partì da una stima di 300.000-400.000 euro e schizzò a 2.400.000: progresso sensibile sulla strada di pari opportunità e pari quotazioni. Ma la considerazione e i prezzi riservati all’arte femminile del passato restano labili, ipersensibili all’aria che tira, influenzati dalle prime pagine dei giornali, da scandali e abusi sessuali (Harvey Weinstein…), dagli hashtag che provocano (il movimento Me Too…), da umori e superstizioni passeggeri, dal politically correct; e persino a un’artista grandissima come Artemisia spetta “la migliore offerta” solo se l’opera contiene un riferimento collegabile al suo destino di donna violentata.