
Purosangue in posa
RITRATTISTA DI CAVALLI
Andrew Graham-DixonA novantasei anni, poco prima di morire, Elisabetta II salì su Emma, il suo pony Fell, per un’ultima cavalcata. Per tutta la vita il suo amore per i cavalli aveva mostrato il persistere dell’antico sodalizio tra Angli, Sassoni e Perissodattili. Era stata la sovrana giusta per il paese dove nel XVIII secolo erano nati il Jockey Club (“Club del Fantino”) e il più grande tra i pittori di cavalli: George Stubbs. Innamorato delle belle, nobili, scalpitanti forme equine, Stubbs non dipinse destrieri assoggettati a chi li cavalcava, ma purosangue senza cavaliere, qualche volta rampanti, più spesso pensierosi e perplessi. Equus gratia equi, “il cavallo per il cavallo”, e non per l’uomo, avrebbe potuto essere la sua divisa. Fu un grande e complesso artista che praticava un genere classificato minore e terminò la sua carriera di pittore e studioso di animali attendendo a un’opera incompiuta.