Gustav Klimt e il principe ignoto
DA UN REGNO LONTANO LONTANO
Sylvia Ferino-PagdenVi fu un tempo, non molti anni orsono, in cui era molto più netta di oggi la percezione di quel che era autoctono e di quel che era alloctono. Oggi queste differenze si sono molto allentate e ci è sempre più straniero il concetto di “straniero”. Calata dunque nel nostro contemporaneo appare provinciale e limitata, e in fin dei conti inelegante, una categoria estetica come quella dell’esotico. Non è sempre stato così: l’esotismo è stato a lungo percepito come il vertice dell’eleganza, del fascino, della suggestione e della raffinatezza culturale. E l’esotismo s’incarnava – letteralmente – anche nella descrizione degl’incarnati più diversi. Sylvia Ferino-Pagden traccia una storia di questa tradizione nella pittura europea a partire (a ritroso) da un dipinto di Klimt che forse raffigura un principe ma forse no.